Sabato, 04 Maggio 2024

 

Sono forse una setta di fanatici che amano aggirarsi incappucciati e che nascondono sotto strani simboli di un codice segreto le loro tenebrose macchinazioni?

Niente di tutto questo! Ben lungi dal celarsi negli angoli bui, i radioamatori cercano di far conoscere a tutti con una punta di innocente vanità, la loro attività prediletta. E quel codice di sigle, che a molti sembra misterioso, non solo non è un segreto, ma è noto in tutto il mondo a tutti coloro che usano le radiocomunicazioni sia per lavoro sia per diletto.

Ma allora se non sono adepti di Società Segrete, se non sono spie di Potenze Straniere, se non sono emissari del Demonio, che cosa fanno questi radioamatori, chiusi nelle loro soffitte polverose o nelle stanzette piene di fili di alta tensione, di scatole di rottami strani e di strumenti dagli indici minacciosi e fosforescenti?

Molte cose fanno i radioamatori nei loro strani laboratori, attrezzati spesso con relitti e residuati di ogni sorta, oggi forse anche con qualche apparecchio nuovo fiammante. Ma per capirli bisogna risalire rapidamente alla loro storia che è poi la storia della Radio. I radioamatori sono nati con la radio; prima che questa trovasse pratica applicazione, già vi erano degli entusiasti che passavano le loro ore libere a costruire rocchetti di Ruhmkorff ed a trasmettere segnali con primitivi apparecchi a scintille. Da allora i radioamatori hanno camminato a fianco dei "professionisti" della radio, a volte li hanno preceduti, a volte li hanno seguiti negli sviluppi della tecnica, qualche volta si sono trovati in conflitto con loro, molte volte hanno collaborato fraternamente. E poi dalle schiere dei radioamatori sono usciti moltissimi professionisti della radio.

Va bene, si capisce che agli inizi, quando comunicare a qualche chilometro di distanza era un’impresa, e quando anche i tecnici "ufficiali" avevano scarse conoscenze e pochi mezzi a disposizione, i radioamatori avranno potuto essere utili. Ma ora che ci sono fior di professori che si occupano di radio e che ci sono industrie ed Enti Statali che spendono miliardi nelle ricerche, ora che per parlare con l’America basta fare un numero telefonico, che cosa pretendono di scoprire ancora questi radioamatori?

Molte cose possono e vogliono ancora scoprire i radioamatori:

Possono scoprire, anche se dispongono di mezzi e conoscenze limitate, molte cose nuove nel campo della tecnica. Più una scienza si sviluppa più è grande il numero delle cose ancora da scoprire. Prova ne sia che, proprio dal 1957, i radioamatori sono chiamati a collaborare con la Scienza ufficiale in grandiosi esperimenti: lo studio sistematico della propagazione in relazione alle macchie sola

ri; il lancio dei satelliti artificiali (Progetto avanguardia); la realizzazione di una ionosfera artificiale (Operazione sbuffo di fumo); il lancio di satelliti per comunicazioni fra radioamatori (Hamsat), ecc.

 

Vogliono scoprire l’amicizia tra i Popoli e la solidarietà tra gli uomini. Ogni giorno i radioamatori rendono servizi senza prezzo (e senza compenso) salvando vite umane attraverso le varie organizzazioni di soccorso e di emergenza. In Italia, ad esempio, collaborano col Centro Radio Medico che porta soccorso ai malati gravi nelle isole e nei paesi sperduti e con la RASI (Rete Assistenza Sanitaria Italiana). 

In occasione di quelle tristi calamità naturali, i radioamatori italiani hanno effettuato un servizio di emergenza così utile ed efficiente da meritare di essere menzionato da tutta la stampa mondiale ed esser preso a modello da diversi paesi per il loro servizio di difesa civile. Ogni ora, poi, in ogni minuto, in ogni istante, decine di migliaia di amatori si scambiano attraverso gli oceani, al di sopra delle catene montuose e persino al di là delle frontiere di filo spinato. messaggi brevi, ma cordiali di saluto e di augurio.

Infine vogliono e possono scoprire se stessi: scoprire cioè la propria vocazione, la propria passione per la radio che potrà diventare domani una professione oltre che un diletto. È riconosciuto da tutti che i migliori radiotecnici ed i migliori radio-operatori spuntano quasi sempre dalle file dei radioamatori. È logico che sia così: chi ha affrontato sacrifici e difficoltà per soddisfare la propria passione rimarrà sempre legato alla radio, anche se questa sarà diventata per lui un mestiere, da vincoli profondi ed affettivi che lo spingeranno a migliorare sempre più le proprie nozioni e la propria abilità.

I1BBE – ARI

 

 

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